Ricette senesi – Le Frittelle di San Giuseppe

frittelle riso

Le Frittelle di San Giuseppe, una ricetta senese, una squisitezza cui è difficile resistere. A Siena esiste una tradizione molto radicata e a partire dal mese di febbraio è possibile acquistarle in molti forni e pasticcerie. Molti anni fa era facile trovare delle bancarelle in Piazza del Campo o in qualche altra parte della città, oggi l’unico che porta avanti questa tradizione nel centro storico cittadino è Mario Savelli e la sua famiglia che, tenta con i suoi profumi irresistibili chiunque si trovi a passare da Piazza del Campo. Per la gioia di grandi e bambini, la famiglia Savelli prepara queste piccole e buonissime frittelle di San Giuseppe dalla mattina alla sera, con amore, passione e maestria. Che buone!!!

Anche noi possiamo prepararci le frittelle di San Giuseppe. Diciamo subito che questa è una preparazione impegnativa in termine di tempo, ma se seguirete attentamente la ricetta che vi proponiamo, il risultato finale sarà sicuramente ottimo.

Facciamo bollire per circa quindici minuti, due litri e mezzo di acqua contenente la scorza di un arancio e un cucchiaino di sale. Versiamo il riso e mescolando frequentemente per non farlo attaccare sul fondo, lo lasciamo cuocere, a fiamma bassa, per circa un’ora. Dopo la cottura lo lasciamo raffreddare completamente e solo quando sarà ben freddo aggiungiamo, mescolando energicamente, la farina. Trasferiamo il tutto in un’ insalatiera di coccio, copriamo con un panno, meglio se di lana ma va bene anche di cotone e collochiamo il composto nell’angolo più fresco della casa, lasciandolo riposare per quattro giorni. Passiamo ora alla frittura.

Riscaldiamo l’olio di oliva o di arachide da agricoltura biologica in una capiente padella di ferro e quando avrà raggiunto la giusta temperatura, mettiamo a friggere delle piccole palline di riso ottenute aiutandosi con un cucchiaio. La manovra dovrà essere velocissima senza preoccuparsi se le frittelle andranno ad unirsi tra loro, non toccatele. Quando avranno raggiunto un bel colore biondo, le rigiriamo utilizzando uno scolafritto e completiamo la cottura facendo attenzione a non farle bruciacchiare.

Le togliamo dall’olio e, dopo averle disposte su uno strato di carta paglia gialla, le spolveriamo con lo zucchero semolato che avremo mescolato con quello a velo vanigliato. Per apprezzarne il delicato e inconfondibile gusto dovranno essere consumate ancora calde, accompagnandole con un Moscadello di Montalcino DOC, un vino estremamente intenso, complesso e fresco, già conosciuto nel 1400 e decantato da Francesco Redi nel suo Bacco in Toscana:

“…del leggiadretto, del si divino Moscadelletto di Montalcino…”. 

Ingredienti

500 gr. di riso originario

300 gr. di farina

La scorza di un arancio

100 gr di zucchero semolato

zucchero a velo vanigliato

sale

olio extravergine d’oliva o di semi di arachide biologico per friggere

13 comments on “Ricette senesi – Le Frittelle di San GiuseppeAdd yours →

    1. Ciao, la ricetta che propongo è molto vecchia e la farina viene aggiunta prima della conservazione per quattro giorni. Non saprei che dirti, ma così ad occhio, penso che l’impasto perda un pò delle caratteristiche delle frittelle senesi. Prova magari su una piccola quantità e po fammi sapere. Un saluto e grazie per l’attenzione.

    1. Ciao Francesca, scusa per l’imperdonabile ritardo con cui ti rispondo, non dovuto alla mia volontà. Al quesito che mi poni è difficile dare una risposta, può dipendere da tante cose. Hai seguito i tempi e le dosi segnalate? L’olio era caldo al punto giusto? Mi dispiace non esserti di maggiore aiuto, ma se vuoi possiamo ritornare sull’argomento. Un caro saluto, Nicola Natili

        1. Ciao, io seguo sempre la mia ricetta che poi è di mia nonna. Non ho mai provato a mettere la farina all’ultimo minuto, ma se tu segui questa procedura e ti trovi bene, continua così, la cosa importante è essere soddisfatti del risultato finale. Un caro saluto

  1. Interessantissima questa ricetta, ho un solo dubbio… In quattro giorni di riposo fuori dal frigo il riso cotto non va a male? La temperatura dell’angolo più fresco della casa non è poi così bassa.. grazie per averla condivisa!

    1. Buona sera, il tempo di riposo è quello indicato, qualcuno lo allunga addirittura di ulteriori 2 giorni. Onestamente non ho mai avuto nessun tipo di problema. Grazie per l’attenzione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *