Puppole grigliate
Tra i tanti funghi che vengono raccolti e consumati nel senese, la puppola è sicuramente il fungo tra i più ricercati ed apprezzati. La puppola (Macrolepiota procera) chiamata anche Mazza di tamburo, è un fungo piuttosto grande che può raggiungere anche i 35 cm di altezza, con un cappello color nocciola.
Si consuma solo il cappello perché il gambo è troppo fibroso e duro, ma per la serie che non si butta via mai niente, sono tanti coloro che lo seccano e, dopo averlo ridotto in polvere, lo utilizzano per insaporire sughi o condimenti.
Il cappello della puppola può essere cucinato in vari modi, ma consiglio vivamente di provarlo alla griglia. Un vecchio contadino amico di famiglia, Aldo, con cui andavo a cercare i funghi, ogni volta che trovava una puppola impazziva di gioia e subito partiva con la solita nenia: “questa la taglio qui e levo il gambano, prendo un po’ di brace dal fuoco, ci metto sopra la gratella e infine la cappella. Un filo d’olio, sale, pepe, pane e un bicchiere di vino! Poi posso anche morì”
Altri tempi e altri uomini, ma le puppole grigliate erano eccellenti ieri e anche oggi. Se disponiamo di un camino possiamo seguire i consigli si Aldo, altrimenti possiamo cucinarle sulla solita piastra portata a temperatura. Disponiamo la puppola sulla piastra bollente e la facciamo cuocere per 2-3 minuti, senza salarla., poi la giriamo, altri 2-3 minuti e la mettiamo su un piatto condendo il tutto con olio extravergine d’oliva, sale, una girata di pepe nero macinato al momento, e un trito finissimo di prezzemolo.
Ingredienti
Puppole
Olio extravergine d’oliva
Sal e pepe q.b.
Un ciuffo di prezzemolo
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