Tra le ricette senesi ce n’è una, ormai quasi dimenticata, che è un vero cult per quei bongustai che amano l’aglio: il rigatino con gli allieti. Il rigatino con gli aglietti, meglio se utilizziamo la gota, è uno spuntino, merenda o antipasto che divide in due i commensali: chi lo ama e chi lo odia.
Squisitissimo, soprattutto se accompagnato con del pane toscano fresco, ma se lo vogliamo gustare dobbiamo mettere in conto che per qualche ora spargeremo intorno a noi quell’acuto odore caratteristico di questo bulbo.
Non esiste ricetta, ma solo qualche consiglio. Il periodo migliore per gustare questo superbo abbinamento è tra fine marzo e i primi di aprile quando l’aglio, seminato a dicembre, è ancora piccolo. Gli aglietti sono molto teneri, ancora non si sono formati i bulbilli, ma l’odore acuto e persistente è già pronto a colpire. In questo periodo sarà già pronto e ben tirato anche il rigatino o, meglio ancora, la gota di maiale che avremo messo a stagionare da prima di Natale, periodo in cui abitualmente si ammazzava il maiale.
Estratti dalla terra e ben lavati, gli aglietti verranno asciugati, disposti in un piatto accanto a delle fette di rigatino o gota. Prepariamo un cartoccio con del sale fino e prepariamoci a gustare una vera e propria leccornia. Come si mangiano? Semplice, un morso al pane e rigatino e uno all’aglietto passato nel sale, accompagnando il tutto con un bel vino Chianti giovane, che completa alla grande i sapori che si fonderanno in bocca.
Ingredienti
Aglietti freschi
Rigatino o gota a fettine
Sale fino
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