I fiori di cascia fritti hanno un solo difetto: sono troppo buoni. Da bambini aspettavamo il mese di maggio, mese della fioritura dell’acacia, per poter gustare questo particolare piatto. La raccolta dei fiori di acacia deve essere eseguita con delicatezza, scegliendo alberi lontani dalle strade.
Fino agli anni cinquanta era una ricetta preparata da tanti, ora solo in pochi la conoscono e la propongono ed è un peccato perché sono una vera e propria leccornia.
Preparazione
Ci serviranno dei bei grappoli di fiori di acacia non troppo aperti che laveremo delicatamente con acqua corrente e che lasceremo asciugare per circa 30 minuti. Nel frattempo prepariamo una semplice pastella, non troppo densa, con farina, un pizzico di sale e latte, utilizzando quest’ultimo al posto dell’acqua. Obbligatorio quando si prepara un fritto è l’utilizzo di una padella di ferro, in cui verseremo dell’olio di oliva o di arachidi bio portandolo alla giusta temperatura. Passiamo due volte i fiori di “cascia” nella pastella e friggiamoli nell’olio bollente, adagiandoli poi su della carta gialla per consentire l’eliminazione dell’olio in eccesso. A questo punto possiamo spolverarli con dello zucchero semolato e saranno ottimi, ma anche salarli che non saranno da meno. La stessa procedura può essere seguita con i fiori di glicine, ma il consiglio è di cospargerli solo con lo zucchero.
Ingredienti
12 grappoli di fiori di acacia
farina q.b.
latte q.b.
sale q.b.
olio evo o di arachide biologico
zucchero
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