La cecina è stata per decenni, uno dei cibi di strada più noti a Siena, una specie di torta salata, molto bassa e saporita che potevamo trovare in un piccolo esercizio situato in Via Pantaneto.
La storia della cecina si perde nella notte di tempi ed ancora oggi è oggetto di disputa tra genovesi e pisani, ma questa ricetta semplice e gustosa è diventata negli anni patrimonio comune di molte città, soprattutto della Toscana. Come sia arrivata dalle nostre parti non è ben chiaro, l’unica cosa sicura è che da almeno due secoli è entrata a far parte della gastronomia senese, prima nelle campagne per l’abbondanza della materia prima e poi nei centri più popolosi.
Una volta rappresentava l’intera cena, poi una ricca merenda per grandi e bambini, magari in mezzo al ciaccino, ma da qualche anno viene proposta anche come antipasto.
Preparazione
Versiamo l’acqua in un’insalatiera e aggiungiamo lentamente e a pioggia la farina di ceci, mezzo bicchiere di olio e.v.o. e il sale, mescolando piuttosto energicamente aiutandosi con una frusta. Lasciamo riposare l’impasto per circa trenta minuti, girando via via il composto per evitare la stratificazione. Nel frattempo accendiamo il forno portandolo a circa 200°C. Prendiamo una teglia a bordi bassi, ungiamola con un leggero strato di olio d’oliva e.v.o. e versiamoci il composto preparato in precedenza fino a raggiungere e non oltrepassare uno spessore di circa mezzo centimetro. Inforniamo e lasciamo cuocere fino a quando sulla superficie della cecina non si sarà formata una crosticina dorata. La togliamo dal forno, la tagliamo in tanti spicchi o quadrati, a seconda della forma della teglia, e quando sarà stiepidita, uniamo una girata di pepe macinato al momento e serviamo.
Ingredienti
1 lt acqua
300 gr di farina di ceci di recente preparazione
olio extravergine d’oliva
sale e pepe q.b.
Mi ricordo della botteghina, davanti all’ingresso finiva una strada in discesa e più di una volta una macchina è praticamente entrata in bottega. Facevano dei bomboloni da farsi male. Bei ricordi.
la macchina entro nel negozio del barbiere accanto .Il pizzaiolo veniva chiamato da tutti lo ZOZZO
Ciao, è vero, ma non successe una sola volta!!! Comunque la Cecina, i bomboloni, il castagnaccio e la pizza dello Zozzo erano uniche!
Grazie per l’attenzione.