Speciale Val d’Orcia: la storia

Tra colline e vallate, la Val d’Orcia conserva ancora il sistema insediativo, prevalentemente castelli e fortilizi,  sviluppatosi intorno all’anno 1000-1100 intorno alla Via Francigena, la grande via che collegava la Francia e il nord Italia con Roma.

Il grande flusso di uomini e merci che percorrevano la Francigena incrementarono le attività della zona e le fecero assumere una rilevante importanza economica e strategica.

La Repubblica di Siena, alla ricerca di una espansione verso la Val di Chiana, dedicò particolare attenzione al controllo di questa valle intervenendo a più riprese nel rafforzamento di alcuni centri e nella realizzazione di molte opere strutturali.

ponte orcia

Basti ricordare, su tutte, la realizzazione del ponte sul fiume Orcia tra Bagno Vignoni e Rocca d’Orcia, il potenziamento delle fortificazioni in tutto il territorio e il nuovo tracciato della Via Cassia, deviata dalla valle del Paglia, dove originariamente passava,  verso Radicofani.

Per capire il grande valore storico di questa parte della provincia di Siena è sufficiente visitare i paesi, i borghi, le pievi o le rocche che si snodano lungo la vecchia Via Francigena.

A Montalcino, ultima sede della Repubblica di Siena e patria dell’apprezzato vino Brunello, svetta la maestosa Rocca, un fortilizio che unitamente alle mura che circondano la cittadina, proteggeva la cittadinanza e i sui tesori, capolavori come la Chiesa di Sant’Eligio e la Chiesa di Sant’Agostino risalenti al 1400 o la neoclassica Cattedrale costruita ove prima si ergeva un’antica pieve del 900.

montalcino

Uscendo dal paese e percorsi pochi chilometri, ci troveremo davanti ad una delle più importanti testimonianze dell’architettura romanica, l’Abbazia di Sant’Antimo edificata, secondo una suggestiva leggenda, al posto di una cappella votiva, voluta da Carlo Magno per conservare le reliquie di San Sebastiano e Sant’Antimo.

Poco distante troviamo Castiglione d’Orcia, un borgo dominato dalla Rocca degli Aldobrandeschi che, dall’alto delle sue mura, regala un paesaggio senza confini per tutta la vallata da cui emerge, imponente, la Rocca di Tentennano, un cassero posto sulla cima di un colle nella vicina frazione di Rocca d’Orcia. Castiglione e Rocca d’Orcia hanno svolto negli anni che vanno dal 900 a 1500 un punto di osservazione strategico molto importante.

Incastonato all’interno delle sue imponenti mura, da cui si stagliano verso il cielo quattordici torri,  si erge San Quirico d’Orcia le cui origini sembrano risalire al periodo etrusco.

Qui troviamo un altro esempio dell’architettura romanica, la Collegiata dei Santi Quirico e Giulietta che conserva al suo interno una fonte battesimale del 1500 e un’inimitabile giardino all’italiana in stile rinascimentale, gli Horti Leonini, costruiti da Diomede Leoni nel 1581.

pienza

Ultima tappa del nostro viaggio è Pienza, la città che dette i natali a Enea Silvio Piccolomini, futuro Papa Pio II. Pienza è considerata la Città ideale del Rinascimento e fu proprio Enea Silvio Piccolomini ad indirizzare le scelte urbanistiche della città. Un intreccio di vicoli e piazze su cui svetta il Duomo in stile rinascimentale con un luminoso interno a tre navate, edificato nel 1459 da Bernardo Rossellino e circondato da un susseguirsi di edifici, da Palazzo Borgia a Palazzo Piccolomini, residenza estiva di Pio II.

Nicola Natili

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