Finalmente dopo circa quattro anni di amorevoli cure e potature quasi chirurgiche, senza ricorrere a sostanze chimiche ma solo a concimature biologiche, sono riuscito a gustare il susinocco o biricoccolo, un frutto antico, conosciuto in Francia fin dal 1800, chiamato anche Albicocco del Papa o Albicocco Nero.
In Italia è stato ed è coltivato soprattutto in Emilia Romagna e in Campania, ma anche nel territorio di Siena, fino agli anni cinquanta, se ne trovava qualche esemplare, soprattutto in Valdichiana. Pianta di difficile gestione la sua coltivazione è stata nel tempo abbandonata, ma qualche esemplare in giro c’è ancora e chi è riuscito ad assaggiare questo saporitissimo frutto se n’è subito innamorato. E’ facile reperire questa pianta nei vivai specializzati e a chi ha la possibilità di disporre di un giardino o un orto, consiglio di provare a coltivarlo. Ne vale la pena. Il biricoccolo è un’antica varietà nata spontaneamente da un’ibridazione naturale tra un susino mirabolano (Prunus cerasifera) e un albicocco (Prunus armeniaca). Il frutto di media pezzatura è tondo, rosso scuro, vellutato al tatto. A prima vista sembra una prugna, ma la buccia vellutata ricorda un’albicocca e così anche il sapore: saporito come un’albicocca e succoso come una susina.
I biricoccolo o susinocco è autosterile, ovvero nonostante abbia fiori con organi di riproduzione maschili e femminili, ha bisogno di avere vicino un impollinatore. Io ho piantato il mio albero di biricoccolo tra un susino mirabolano e un albicocco e quest’anno, per la prima volta, ha avuto un’eccezionale fruttificazione. Grazie ad una stagione poco ventosa e e con scarse precipitazione, molti fiori hanno allegato regolarmente e oggi ho raccolto i saporitissimi frutti che raccomando di consumare freschi entro 4-5 giorni dalla raccolta, mantenendoli a temperatura ambiente. È anche possibile trasformarlo in marmellata, ma un frutto così raro merita di essere gustato così come la natura ce lo consegna.
Ma lo sa che sono capitato sul suo blog per sbaglio ed il primo post che ho letto – questo – è su un albero da frutto che ho in giardino e che mi stavo proprio chiedendo cosa fosse? A volte la serendipity…
Mi fa piacere di aver contribuito a risolvere un dubbio! Spero di poterla annoverare tra i miei lettori,
Cordiali saluti
Nicola Natili
mi piacerebbe provare a piantare un biricoccolo, abito in toscana, provincia di livorno, in campagna, vicino al mare, zona abbastanza ventosa, con clima mite, senza problemi per irrigazione. zona destinata a orto, con alcune piante da frutto tra cui albicocchi, peri, fichi . mi da un consiglio – grazie
Buonasera Fabrizio, chiedo scusa per il ritardo con cui le rispondo, ma ho avuto un sacco di impegni e ho un po’ trascurato il mio sito. La zona dovrebbe essere ottimale soprattutto se mi dice che sono presenti albicocchi, pianta simile e altrettanto delicata in fase di allegamento (da fiore a frutto). Le consiglio di rivolgersi ad un vivaista per l’acquisto di un alberello, non è molto comune ma si trovano. Tenga presente che, in base alla grandezza dell’albero che pianterà, ci vorranno 2-3 anni per gustare i primi frutti. Grazie per l’attenzione e mi scusi ancora per il ritardo. Nicola Natili
Buongiorno,
Ma i vivai vendono sia il biricoccolo che il susincocco, come 2 specie/varietà diverse, quindi esistono veramente differenze oppure è solo questione di vendita ? Grazie
Buon pomeriggio, per mia conoscenza trasmessa da nonno e babbo, il nome susinocco è quello da attribuire a questa pianta, in forma dialettale, a Siena, si chiama Biricoccolo o birignoccolo! Grazie per l’attenzione