Made in Piemonte:viaggio tra le eccellenze piemontesi

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L’eccellenza corrisponde, quasi sempre, a territori specifici e ogni prodotto racconta la storia di un luogo e l’impegno degli uomini nel custodire i sapori più autentici e tipici che la terra e la tradizione gli affida.

Oggi il settore agroalimentare costituisce uno degli elementi economici più importanti e riveste un ruolo irrinunciabile per le ricadute che crea sul turismo e sulla stessa qualità del territorio.

Il Piemonte, per le sue innumerevoli eccellenze e il processo avviato per la valorizzazione del territorio passando attraverso la tutela  dell’identità locale, rappresenta una delle regioni guida nel panorama nazionale in quasi tutte le categorie produttive agroalimentari.

Le caratteristiche geologiche del territorio piemontese, catene montuose che si alternano ad  estese aree collinari e di pianura, favoriscono l’allevamento di ovini, caprini e bovini tra cui la Razza Bovina Piemontese, un bovino dalla carne molto pregiata per il basso contenuto di colesterolo.  Dove sono presenti queste specie animali c’è anche una produzione di latte e quindi di formaggio. Sono ben nove i formaggi tutelati dalla DOP: Bra, Castemagno, Gorgonzola, Grana Padano, Murazzano, Raschera, Robiola, Taleggio, Toma Piemontese, ma è impossibile non citare altri eccellenti produzioni che esaltano l’arte casearia piemontese:

–       Il Brus, tipico dell’Alta Langa eccellente spalmato sulla polenta o sul pane

–       Il Macagn, formaggio d’alpeggio dal sapore delicato che ricorda il latte e il burro

–       Il Cevrin di Coazze, dall’odore penetrante e sapore piccante

–       Il Montebore, di antichissime origini, prodotto con latte ovino o misto

Secondo una stima recente, in Piemonte si producono 121 tipi di formaggi, 89 con latte vaccino, 12 con latte caprino, 8 con latte ovino e 12 con latte misto.

Una particolare attenzione è riservata anche alla produzione dei salumi. In Piemonte sono molti gli allevamenti di suini e, di conseguenza, dei prodotti da essi derivati. Anche in questo settore troviamo eccellenze garantite dal riconoscimento dell’Unione Europea, ma non mancano altri prodotti tradizionali di grande pregio. Tra i primi ricordiamo il Crudo di Cuneo (DOP), la Mortadella di Bologna (IGP), il Salame di Cremona (IGP) e i Salamini Italiani alla Cacciatora (DOP), tra i secondi:

–       Il salam d’la duja, un salame che si consuma crudo e che viene utilizzato per preparare piatti tradizionali come la Panissa.

–       Il Salame di Patate, tipico del Canavese e del Biellese, ottenuto da un impasto di carne suina e patate

–       Il Prosciutto della Valle Vigezzo, che si ottiene seguendo un antico procedimento e che prevede, dopo la salatura,  un’affumicatura con legno di ginepro.

Nella filiera ortofrutticola il Piemonte può vantare cinque prodotti garantiti dal marchio di qualità rilasciato dall’Unione Europea: la Castagna di Cuneo (IGP),  il Fagiolo di Cuneo (IGP), il Marrone della Val di Susa (IGP), la Nocciola del Piemonte (IGP) e il Riso della Baraggia Biellese e Vercellese (DOP), eccellenze che si affiancano ad altre tante produzioni di non minore pregio. Citiamo, ad esempio:

–       Il Sedano Rosso di Orbassano, profumo intenso e gusto leggermente ammandorlato

–       Il Peperone Quadrato d’Asti, carnoso, succulento e con lieve piccantezza

–       L’Asparago di Santena, dal sapore particolarmente delicato

–       Il Cardo Gobbo di Nizza Monferrato, ottimo consumato crudo con la bagna cauda.

senza dimenticare come prodotto spontaneo soprattutto nelle Langhe, nel Monferrato e nel Roero, il tartufo bianco, protagonista in moltissime ricette, dai primi, alle carni, alle insalate, ai formaggi, ai salumi, un vero e proprio tesoro.

Molto interessante anche il patrimonio zootecnico piemontese, agevolato dalle condizioni pedoclimatiche e morfologiche del territorio che hanno favorito la presenza di tanti allevamenti rivolti a un gran numero di razze, molte delle quali autoctone.

Segnaliamo tra i tanti, oltre alla Razza Bovina Piemontese, il Coniglio di Grigio di Carmagnola, l’Agnello Sambucano, il Cappone di Morozzo, la Gallina Bianca di Saluzzo e la Gallina Bionda Piemontese e la Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Piorino (DOP)

Finisce qui il nostro rapido e parziale viaggio tra i prodotti tipici agroalimentari del Piemonte, un piccolo contributo con l’intento di dimostrare la grande disponibilità di materie prime che, unite a una tradizione gastronomica che si perde nella notte dei tempi, è alla base  dell’ineguagliabile offerta culinaria che non finiremo mai di apprezzare.

Nicola Natili

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