Questo piatto, ormai dimenticato, era molto conosciuto nella provincia di Siena nel periodo immediatamente successivo alla prima guerra mondiale, quando le disponibilità delle famiglie era molto limitata e lo stare insieme era un modo efficace per esorcizzare gli orrori della conflitto appena concluso.
Prepariamo un battuto con cipolla, sedano, carota, uno spicchio d’aglio, una punta di peperoncino e facciamolo rosolare in un tegame con olio extravergine d’oliva. Aggiungiamo due fette di gota tagliate a striscioline– in mancanza va bene anche il rigatino – e quando avrà sfrigolato per qualche minuto uniamo il pomodoro lasciando cuocere il tutto lentamente per circa trenta minuti.
Nel frattempo avremo lessato i ceci, precedentemente tenuti in ammollo, in acqua leggermente salata a cui avremo aggiunto un rametto di ramerino.
A questo punto uniamo i ceci, aggiustiamo di sale, aggiungiamo qualche foglia di ramerino e lasciamo sobbollire lentamente per circa un’ora sempre a tegame scoperto.
La pasta da utilizzare è varia. Vanno bene delle tagliatelle all’uovo fatte in casa, ma anche della pasta corta tipo chiocciole, mezzemaniche o rigatoni. Noi consigliamo le cosiddette chiocciole, una pasta che ben si presta a raccogliere il condimento.
Cuociamo le chiocciole piuttosto al dente e dopo averle ben scolate le versiamo nel tegame contenente il sugo completando rapidamente la cottura. Possono essere servite lasciando al gusto dei commensali la scelta di aggiungere o meno una bella grattugiata di pecorino senese ben secco e piccante. Un piatto povero e di poco costo che ci riporta indietro negli anni, ma che vi soddisferà in pieno il palato. Provatelo e fateci sapere.
Ingredienti
400 gr di pasta corta
½ carota
½ costa di sedano
½ mezza cipolla media
1 spicchio d’aglio
1 rametto di ramerino
una punta peperoncino
500 gr di pomodori da sugo o in scatola
100 gr di gota di maiale o di rigatino
olio extravergine d’oliva q.b.
200 gr di ceci lessati
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